Questa mattina, 12 maggio, è stata inaugurata la Mostra Concorso di pittori sordi “DiSegniamo il nostro Paese: di città in città” al Museo H. C. Andersen di Roma. La data non è stata scelta per caso: il 12 maggio di 76 anni fa, infatti, l’ENS veniva riconosciuto ufficialmente dallo Stato come unica associazione di rappresentanza e tutela dei sordi in Italia. Questa mostra, realizzata in collaborazione con il Polo Museale del Lazio e la Direzione Generale Musei del MiBACT, vuole essere il regalo di anniversario per tutti i sordi italiani. Vi aspettiamo al Museo Andersen fino al 27 maggio per festeggiare insieme!

Il racconto della giornata

Verso le 10 ci siamo ritrovati al Museo Andersen di Roma per la conferenza stampa di presentazione della Mostra Concorso. Sono stati molti gli ospiti che hanno voluto intervenire in questa giornata così speciale; a moderare la mattina ci ha pensato il Segretario Generale dell’ENS Costanzo Del Vecchio. La sala messa a disposizione del Museo era gremita, a dimostrazione della rilevanza dell’iniziativa e della vicinanza della comunità sorda alla nostra Associazione.

Terminata la conferenza stampa c’è stato il simbolico taglio del nastro, che ha dato l’apertura ufficiale della Mostra Concorso di pittori sordi. I primi visitatori hanno ammirato le opere degli artisti sordi in concorso e fuori concorso ed i documenti storici riguardanti gli albori dell’ENS.

In un sala adiacente al percorso museale, inoltre, è possibile godere di un video in lingua dei segni italiana con voce e sottotitoli in italiano, che introduce il visitatore - sordo e non - al Museo e alla figura di Hendrik Christian Anderson. Il video totalmente accessibile è stato realizzato dall’ENS grazie alla collaborazione del Museo.

Gli interventi

Come detto sono stati molti gli ospiti che hanno voluto prendere parola e dimostrare la loro vicinanza alla comunità sorda e al tema dell’accessibilità.

Il Segretario Costanzo Del Vecchio, moderatore della conferenza, ha aperto la mattina con i saluti ai presenti e con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno potuto rendere possibile la Mostra.

Il primo intervento è stato della padrona di casa, la dott.ssa Maria Giuseppina Di Monte.

La Direttrice del Museo H. C. Anderson ha voluto anch’essa ringraziare tutti gli artefici della mostra e quindi raccontare la sua nascita: ”Ringrazio innanzitutto la dott.ssa Gabriella Cetorelli che mi ha coinvolto in questo progetto. L’obiettivo principale del Museo è adeguare la sua offerta ai vari tipi di pubblico. Con il nostro lavoro cerchiamo di allargare il più possibile il nostro pubblico, per far conoscere le opere e le nostre iniziative culturali al maggior numero di persone. Grazie poi all’ENS, particolarmente attento e pronto a recepire le nostre indicazioni e autonomo nel realizzare una mostra molto significativa. Il risultato è un lavoro che tenta di unire, superare barriere, condividere e creare partecipazione.” La dott. Di Monte ha concluso il suo intervento con parole accalorate: ”Credo infine che il nostro lavoro debba essere di amministrazione paritaria, non di governance. Dobbiamo promuovere una partecipazione attiva da parte di tutti; la tutela della minoranza è la tutela della nostra democrazia.”

Ha preso poi parola Gabriella Cetorelli, la Responsabile Servizio Progetti Speciali della Direzione Generale Musei del MiBACT, da anni vicina alla comunità sorda e sensibile alle sue esigenze: “Per questa mostra ho subito consigliato all’ENS il Museo Andersen, un piccolo scrigno di capolavori e

particolarmente attento in termini di accessibilità al suo patrimonio. A livello ministeriale stiamo investendo molte risorse; l’accoglienza è un elemento fondamentale del nostro sistema museale italiano. Sappiamo che il 68,3 % degli italiani – ha continuato la dott.ssa Cetorelli - non visita i musei per la presenza di barriere, architettoniche, emozionali, sensoriali e tante altre. Il nostro obiettivo e compito è abbattere tutte queste barriere. L’accessibilità non comincia e non finisce sulla porta del museo; questo progetto è l’esempio di accessibilità partecipata che vogliamo ottenere.”

Quindi la dott.ssa Sandra Suatoni, la Direttrice dei Museo Nazionale di Strumenti Musicali, ha voluto fare un breve saluto: “Accessibilità e condivisione mi stanno a cuore; mi dedico da anni alle persone sorde. Mi auguro che questa mostra diventi un esempio per tutti; dalla fase di ideazione a oggi c’è sempre stato un dialogo paritario, un confronto fra due culture nel reciproco riconoscimento. Purtroppo fino ad oggi l’approccio assistenziale alla sordità è stato il predominante; dobbiamo andare al di là e capire, tutti, che le persone sorde sono perfettamente in grado di partecipare attivamente alla vita sociale e in questo caso culturale del Paese.”

E’ allora arrivata a parte degli interventi dei rappresentanti dell’ENS. Il primo a prendere parola è stato Giuseppe Corsini, Responsabile Area Arte, Cultura e Tempo Libero dell’ENS. Il Cav. Corsini ha raccontato la collaborazione tra ENS e MiBACT, un rapporto che ormai va avanti da anni e che ha nel progetto MAPS e in questa Mostra i suoi ultimi risultati: “Ringrazio tutta la squadra ENS – ha continuato il membro del Consiglio Direttivo – ed in particolare Carmelo Randazzo, il curatore della Mostra e autore del dipinto che è diventato la locandina della Mostra stessa. E’ stato un duro lavoro, ma estremamente positivo e ricco di soddisfazioni; spero che la Mostra sia di vostro gradimento..”

E’ stato quindi il turno di Amir Zuccalà, capo dell’Ufficio Studi e Progetti dell’ENS; il dott. Zuccalà ha presentato gli obiettivi e i primi risultati del progetto MAPS – Musei Accessibili per le persone sorde – e annunciato la vittoria di un nuovo progetto, che si inserisce nel solco dell’accessibilità museale tracciato da MAPS.

Non poteva non chiudere la conferenza stampa di presentazione della Mostra Concorso di pittori sordi il Presidente Nazionale ENS Giuseppe Petrucci, che si è lanciato in un lungo discorso per ricordare il lavoro che l’Ente Nazionale Sordi ha portato avanti dall’anno della sua fondazione ad oggi: “Il nostro obiettivo è sempre stato e sempre sarà lavorare ogni giorno per migliorare le condizioni di vita delle persone sorde. Dobbiamo combattere quotidianamente per il bene di TUTTI i sordi italiani nel sacro rispetto delle scelte di ognuno. Prima di essere sordi siamo persone; questa cosa deve essere capita da tutto. Ognuno ha i propri problemi, le proprie esigenze e i propri talenti. La cosa fondamentale, che aveva capito per primo Magarotto, è abbattere tutte le barriere comunicative e quelle della mente. Con questa Mostra le barriere sono state realmente abbattute, le persone sorde sono state coinvolte dall’inizio alla fine in un rapporto paritario con tutti gli altri protagonisti. Grazie a tutti, siamo arrivati ad una reale accessibilità e accessibilità vuol dire partecipazione. Buona mostra a tutti e buona festa dell’ENS!”

Non ci resta che accodarci al Presidente ed augurare a tutti una buona mostra; vi aspettiamo fino al 27 maggio al Museo Andersen!

Ecco le foto che raccontano la giornata di inaugurazione. Si ringrazia il Sig. Antonio Bottari per le bellissime foto.